
Il desiderio di avere figli spinge molte coppie con problemi di fertilità a ricorrere a tecniche artificiali come la fecondazione assistita. Sebbene in Italia tale tecnica sia ancora oggetto di forte discussione, la ricerca continua a fare passi avanti per garantire il successo dell’impianto embrionale. Prima dell’impianto nell’utero materno vengono analizzati gli embrioni e selezionati quelli utilizzabili, in modo da distinguere i sani dai malati. Tuttavia, una recente scoperta ha dimostrato che non tutti gli embrioni malati devono essere scartati, alcuni possono essere utilizzati aumentando le probabilità di riuscita della fecondazione artificiale.

Laureata magistrale in Biologia del differenziamento e della riproduzione all’università Federico II di Napoli, ha svolto la tesi sperimentale in biochimica su peptidi antimicrobici lavorando su cellule, batteri e proteine. Dopo la laurea ha fatto l’esame di stato per abilitarsi alla professione e attualmente è impegnata in un progetto sociale di assistenza sanitaria. Ha la testa per aria e i piedi per terra, ecco perché non ha ancora deciso che strada prendere..la sua vita è un continuo work in progress. La passione per la scrittura e la scienza, la spingono a collaborare con Minerva dal 2015.